“L’uomo che cammina” è una delle opere di rilievo di Jiro Taniguchi,
Taniguchi è stato un mangaka eclettico che ha rivoluzionato lo stesso concetto di “Manga”, portando il genere ad un livello superiore ed infondendo ad esso una inedita sensibilità espressiva.
Questo manga a differenza di altri non si sviluppa secondo una narrazione definita o lineare ma mette in scena alcuni frammenti di vita del suo protagonista, un uomo “ordinario” e dallo sguardo pacato e trasparente che avanzando attraverso la città scorge di essa dettagli e passaggi che prima gli erano invisibili.
Così il suo occhio clinico e al tempo stesso disincantato osserva e registra ogni scorcio di vita che gli si staglia davanti, mentre la città stessa inizia a parlargli in modo poetico e del tutto inatteso.

In quest’opera dunque viviamo il mondo attraverso il filtro del suo protagonista (e i suoi metaforici occhiali da “comune” impiegato) e diamo valore insieme a lui ad ogni piccola scoperta del momento, sia essa una pioggia improvvisa, la brezza carezzevole del vento o il semplice contatto con l’erba.
Siamo davanti a un prodotto unico, una graphic novel le cui emozioni non sono facili da descrivere in poche righe ma che possono essere provate da ognuno soltanto attraverso la lettura e la contemplazione di tavole dal tratto incantevole.
Ma, per chi legge, questa esperienza non sarà esattamente come la passeggiata del protagonista che cammina spensierato per la città. Per scoprire cosa sarà veramente non vi resta che addentrarvi fra le sue pagine.
Un grazie a Andrea Lupo per l’aiuto alla realizzazione dell’articolo!